Sensibilità
Dovremmo tutti essere incinti, dice lui alla mia ennesima lacrima e 29esima settimana. Io sorrido e mi commuovo di nuovo, con una buona dose di sciocco imbarazzo.
L’ennesima era per quell’uomo che non può vedere la donna amata da oltre un mese, perché alle RSA non si può accedere durante la pandemia. Neanche se la guardo attraverso la finestra? – neanche.
Era per quell’uomo e per altri milioni di persone.
Era per quell’ingiustizia in qualunque parte del mondo che questa nuova crisi rende ancora più visibile, reale, vicina, nonostante le misure di distanziamento sociale.
Così vicina da poterla toccare, ascoltare, sentire. Non è solo vicina, è dentro di noi.
A chi la sentiva già nel profondo si diceva “Non c’è alternativa”. Ora sappiamo che non è così.
Perché ora sentiamo, ancora più forte.
Si può imparare la sensibilità?