Lessico di Chiaravalle
Lessico di Chiaravalle è la tessitura linguistica che sostiene e nutre La Repubblica di Chiaravalle, progetto in fieri di Terzo Paesaggio per l’attivazione di un presidio territoriale di welfare culturale, capace di manifestare le vocazioni del luogo Chiaravalle a Milano, come modello di città-quartiere per il nuovo futuro post-pandemico.
Lessico di Chiaravalle è un progetto artistico che hackera, dall’interno, Alfabeto Pandemico di Lo Stato dei Luoghi. Inaugura la sezione dei Lessici Territoriali di Alfabeto Pandemico e sollecita altri luoghi, spazi rigenerati a coinvolgere le proprie comunità.
Terzo Paesaggio invita gli abitanti permanenti, temporanei e sentimentali, di Chiaravalle, a prendere parola, assegnando alla persona ospite una parola. Ogni abbinamento parola/nome, grazie al progetto parallelo su instagram con illustrazioni di Marianna Frangipane, diventa sasso di un sentiero che traccia il percorso responsabile, che lega passato, presente, futuro. Dalla relazione tra parole e nome, nasce la spinta all’azione per fondare La Repubblica di Chiaravalle.
Lessico di Chiaravalle è una chiamata alla lingua per mettere in comune le parole verso un cambio radicale di come abitiamo, viviamo, amiamo questo brano di città così ispirante: Chiaravalle, antica cattedrale dell’agricoltura europea, millenario esempio di buon governo del territorio, torre solare, terra potente dove si può cogliere il fluire delle acque matrici della città.
Lessico di Chiaravalle come il fratello Lessico del Villaggio, sono azioni curatoriali e vi convergono come propria consuetudine le pratiche congiunte della creazione, della curatela e della cura, di Isabella Bordoni.
Lessico del Villaggio
Lessico del Villaggio è la tessitura linguistica che sostiene e nutre le azioni di Amigdala e OvestLab nel Villaggio Artigiano Modena Ovest; tra questi il festival Periferico che abita luoghi dismessi e MOP-Modena Ovest Pavillion, la scommessa artistica e formativa di un padiglione d’arte contemporanea nel cuore decentrato e interculturale della città, in collaborazione con un proprietario privato e i residenti.
Si innesta all’interno dell’Alfabeto Pandemico grazie alla scintilla dei lessici territoriali avviati dall’esempio del Lessico di Chiaravalle; il Lessico del Villaggio è fratello di quello nato dai cittadini della Repubblica di Chiaravalle, grazie alla presenza in entrambi i luoghi della curatela e della cura di Isabella Bordoni.
Dopo cinque anni nel Villaggio Artigiano, in particolare attraverso il presidio culturale di OvestLab (un luogo) e Periferico (una pratica), sono emerse delle parole raccolte direttamente dalla voce dei cittadini. La voce era al centro del progetto F.O.N.D.E.R.I.A. di Isabella Bordoni nel 2018, realizzato e processato attraverso le dinamiche del confronto orale e poi scritto, poi riprocessato con gli strumenti della linguistica fino a evidenziare elenchi e semi.
Questo materiale si è prestato all’avvio del lessico ma il lessico lo ha in parte evaso, perché l’abbinamento tra persona e parola, è stato un percorso affidato a sensibilità e contingenze molto più eloquenti del calcolo.
Ogni lemma parla all’altro attraverso la catena invisibile dell’immaginario: ciò che nasce in un luogo ha origine in più punti; ciò che nasce da un luogo può dispiegarsi nel mondo. È con l’ottica del contagio generato dall’ascolto reciproco che questo progetto resiste bene a tutti i tentativi di protezione che la pandemia ha scatenato: il distanziamento porta a una separazione e all’etimologica “scelta” che in questa parola è contenuta. Dalla scelta delle parole e delle persone a cui affidarle, il Villaggio Artigiano e ogni suo nodo interno (MOP, OvestLab, Periferico) ritrovano la loro coesione, il loro senso, il loro corpo.
Il Lessico di CasermArcheologica
Il lessico di CasermArcheologica nasce dagli incontri on line organizzati durante la pandemia. Avevamo bisogno di condividere le parole e i pensieri di questo tempo incerto, starci vicino, e immaginare il futuro. Hanno partecipato persone di Sansepolcro, della Valtiberina, nostri concittadini attualmente residenti all’estero, amici di CasermArcheologica da tutta Italia.
Spontaneamente sono dunque state pubblicate le parole, che crescono di giorno in giorno contrassegnate da “CasermArcheologica” a significare il senso di appartenenza ad una comunità di pensiero e di valori prima che di pratiche. Queste parole costituiscono per noi un discorso, una voce del nostro spazio che risuonerà tra le mura di CasermArcheologica. “Servono parole politiche – fuori dall’individualismo malato- parole che vadano in mare a salvare chi affoga, che s’indignino per la povertà e non per la diversità. Servono parole d’amore, parole per guarire. Casermarcheologica è un vocabolario sentimentale.” (Alessandra Baldoni)