P.

Punto

Il punto geometrico è un’entità adimensionale. Kandinsky lo definisce invisibile e lo descrive come un segno capace di essere interruzione e ponte al tempo stesso, un suono simile a quei brevi colpi di triangolo nella musica. La forma più concisa nel tempo.

Un punto sei tu che condividi prospettive e riflessioni.

Immaginiamoci come punti in movimento nella nostra apparente e contingente staticità. Punti il cui movimento, in uno spazio virtuale e indefinito, traccia interazioni e la cui distanza definisce segmenti di congiunzione quanto mai potenti. (Non è forse la distanza tra due punti il segmento che li unisce?).

Impacciati nel lockdown fisico, quali geometrie stanno disegnando le nostre virtuali relazioni? E a quali e quante città invisibili stanno dando origine?

Essere un punto in movimento allora più che una definizione è un’esortazione che ci rende parte di uno spazio senza confini, denso di infinite possibilità.

- Paola CarenoUniversità Iuav di Venezia