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Politica

Su personalità e organizzazioni collettive.
Le personalità non sono più importanti dei soggetti collettivi (basti pensare che le persone muoiono, i soggetti collettivi possono sopravvivere millenni). Ciò che genera valore all’interno di un’organizzazione è l’eterogeneità delle personalità e la loro interazione.
Possiamo affermare che le organizzazioni siano funzione delle persone che le compongono, le agiscono e le animano.
Ma cosa è che trasforma una serie di personalità in un soggetto collettivo?
Un patto tacito, la rappresentazione di un’analogia, la condivisione dei valori e delle pratiche, la capacità di discutere e decidere assieme. In una parola: “Politica”.
Quando sentite dire “la politica è una merda” indignatevi, perché è una strategia precisa di delegittimazione dell’unica cosa che ci può salvare dallo scannarci gli uni con gli altri.
E solitamente coloro che diffondo messaggi come “la politica fa schifo” sono i principali beneficiari della crisi di fiducia nei confronti della politica e — sopratutto — della crisi sociale e culturale che l’assenza di Politica genera.

Essere un’organizzazione collettiva significa riconoscersi nei desideri, nelle necessità, nelle aspirazioni e nelle modalità d’azione.

Parafrasando il dialogo tra Polo e Kublai Khan nelle Città Invisibili di Calvino, potremmo affermare che l’identità di un’organizzazione sia la linea d’arco che le pietre (le persone) disegnano stando assieme.

- Alessandro TartagliaLa Scuola Open SourceLo Stato dei Luoghi