Nemesi
Nemesi (o Misura)
Per secoli le epidemie sono state attribuite al Castigo divino per i peccati (non meglio precisati) degli uomini. Più sofisticato il mondo antico, che attribuiva la punizione a Nemesi, la dea della giustizia che punisce gli uomini quando oltrepassano il limite, la loro hybris. Se Dike – che protegge le leggi e la giustizia umana – veniva rappresentata con una bilancia e talvolta una spada, Nemesi, che protegge la “misura” delle cose, sta in equilibrio come Tyche (la Fortuna) su una sfera e porta anch’essa un’arma (e talvolta delle briglie). Arma e briglie che sembrano necessarie anche oggi, in cui l’emergenza rende chiaramente visibile il limite (forse più d’uno) che è stato oltrepassato: i limiti dell’ambiente, della crescita, dei consumi, della popolazione, dell’egoismo, delle false informazioni, della impreparazione. Nemesi, come la carta della Morte nei tarocchi, è la distruzione che rende possibile il cambiamento, che ristabilisce l’equilibrio. Ma deve adattarsi ai tempi. L’equilibrio non può essere quello del passato, ma quello adatto alla nostra nuova misura (l’inevitabile salto di scala che comporta la globalizzazione) e alle nuove condizioni in cui ci troviamo a vivere. E’ una misura che rende obsoleti gli aspetti sociali, politici e culturali di cui disponiamo. Bisognerà inventarne di nuovi.