M.

Margine

C’è un margine nel limite che per la stragrande maggioranza dei casi è disconosciuto in quanto  spesso ci si ritrae da ciò che finisce: ‘tanto finisce!’ Per dire cioè che i bordi, dove qualcosa ha i confini della propria pelle, non sono interessanti: ciò che più attrae è il suo contenuto. E così i cittadini del Borgo, sempre dispersi verso la grande città per lavoro o altri interessi, poco conoscevano gli orli effettivi del loro territorio. 

Chiaravalle aggetta sui campi e le sue frange mai furono così transitate come nel tempo del corona/virus. Mai si videro tanti cittadini, sempre nei loro passi dei 200 mt consentiti, togliersi d’addosso le scaglie di profonda cecità che li faceva vivere in un luogo come un punto di andata e ritorno ma negando quel territorio ‘appresso’ che la fretta non faceva mai visitare. I suoi abitanti hanno potuto così prendere coscienza del degrado ma anche del verde che attornia il Borgo e gettare uno sguardo lungo sui comuni vicini, ma anche verso la propria città, e prendere coscienza d’essere uno stato del luogo, distanziato a 360 gradi, da altri contesti abitativi che a mo’ di perno è destinato a far girare un mondo: i margini dei limiti sono sempre fecondi!  

- Michele SebregondioLessico di ChiaravalleLa Repubblica di Chiaravalle