L.

Luce

Alla luce che si fa notte e poi muta ancora e schiara in giorno 
santo quel giorno di luce pervaso e d’ombre
luminose oscurità ove tutti i pensieri posano
lampanti tra materia iridescente e vuoto d’abisso
un’eco armonica – canto
Silente come luce invoco
salvezza giungere
e il corpo rivivere
della pietra la forza
della madre la speranza
Canto di gioia
sale e s’apre
come sacro sepolcro
e traccia 
d’una divina immemore scordanza, la scia iridescente d’una presenza oltretempo
Ahi, luce da luce feritaAlla luce che si fa notte e poi muta ancora e schiara in giorno 
santo quel giorno di luce pervaso e d’ombre
luminose oscurità ove tutti i pensieri posano
lampanti tra materia iridescente e vuoto d’abisso
un’eco armonica – canto
Silente come luce invoco
salvezza giungere
e il corpo rivivere
della pietra la forza
della madre la speranza
Canto di gioia
sale e s’apre
come sacro sepolcro
e traccia 
d’una divina immemore scordanza, la scia iridescente d’una presenza oltretempo
Ahi, luce da luce ferita
s’invola e passa qual segno d’oltrecielo
a fare luce, o qual’essenza danzante
a rischiarare giungi
e posi sottile bagliore trasfigurato in puro e santo candore
E tu, alma gravida d’una materia lucente 
d’ogni forma cangiante e viva
ad occhi chiusi sognanti d’un colpo
t’involi a magnificare
a mostrare a immaginare a fare credere
D’infinito, io mutata e persa a splendere mi provo
tutto d’incanto sommo e lucente
in divenir ti trovo per spazio cosmico vagando
solo di un canto lieve mai sazio 
smuovi balugini e m‘accendi: io in te materia inafferabile mi faccio luce 
e vivo!Alla luce che si fa notte e poi muta ancora e schiara in giorno 
santo quel giorno di luce pervaso e d’ombre
luminose oscurità ove tutti i pensieri posano
lampanti tra materia iridescente e vuoto d’abisso
un’eco armonica – canto
Silente come luce invoco
salvezza giungere
e il corpo rivivere
della pietra la forza
della madre la speranza
Canto di gioia
sale e s’apre
come sacro sepolcro
e traccia 
d’una divina immemore scordanza, la scia iridescente d’una presenza oltretempo
Ahi, luce da luce ferita

- Maria D'AmbrosioConvento MeridianoLo Stato dei Luoghi