D.
Disordine
Mi disordino
Mi perdo in pensieri sferici
Assaporo un sorriso
L’attesa
Mi regalerò una notte
Mi gusterò un giorno
Disordinandoti
*La necessità di variare l’ordine delle cose
Come sta cambiando la percezione dello spazio comune dallo stato di sospensione domestica in cui ci troviamo? E cosa diventano gli spazi del comune quando il contatto dei corpi non è possibile? Quali parole abbiamo per costruire nuovi immaginari? Insieme, lanciando nuove reti che colleghino i punti, spogliandoci di identità per acquisirne di nuove. Collettive, aperte, condivise.