C.

Canneto

Il canneto sceglie il suo posto: trascende i confini, non deve dare conto a nessuno. Però colonizza equamente: quando prende possesso del luogo, in pari misura lo offre a chi verrà ad abitarlo.

Il canneto esplode come un fuoco d’artificio, e si proietta verso l’alto: ogni canna è un campanile che connette la terra al cielo. Sotto la terra, c’è l’acqua che risale tramite le sue radici; sopra il cielo, c’è il vento che scende a trasformarlo in un coro.

Il canneto è un suono: in un giorno ventoso, le sue canne/cantori si piegano alle raffiche. Prova, se ci riesci, a far aderire il tuo orecchio inadeguato alla sua superficie molteplice. La melodia scricchiolata non è troppo dissimile dal canto perfetto che per molti secoli ha riempito le navate dell’abbazia: anch’essa è in una lingua che abbiamo dimenticato.

- Alessandro PeriniLessico di ChiaravalleLa Repubblica di Chiaravalle