Attesa
In un tempo sospeso, è la nostra condizione. Attendiamo di saperne di più, di avere altri dati, di capire cosa ci sta capitando e cosa dobbiamo aspettarci. Siamo in attesa, perché… possiamo fare altrimenti? Siamo sospesi tra la nostra passata normalità, che già ci appare lontanissima, e un domani ignoto, di cui vogliamo scorgere i caratteri. Nell’attesa cogliamo segnali, proviamo a decifrarli come promesse di un futuro, incerti se indicano la ripresa della trascorsa routine o l’aprirsi a sperimentazioni che varrebbe la pena intraprendere. Così, l’attesa diviene prefigurazione, esercizio progettuale, scambio. L’attesa è perfino, secondo modi inusitati, condizione di interazione sociale: ci si ritrova con altri a immaginare ciò che ci accadrà, in un “sforzo estremo” che prova a sondare possibilità, esplorare prospettive, costruire stati futuri. L’attesa può essere fertile.