A.

Andare

Lasciar andare. Ora che siamo costretti all’immobilità, stiamo imparando a lasciar andare. Quello che è in più, che non serve. Ma anche persone, abitudini, luoghi che amiamo.
Abbiamo imparato a viverli nella memoria, nelle parole dei racconti.
Abbiamo imparato ad essere più umani anche dietro uno schermo.
Abbiamo imparato a fare silenzio e a ascoltare. I suoni della città che non sono più clacson, ma canto di uccelli e voci di bambini nei cortili.
Abbiamo imparato a lasciarci andare dai balconi di casa. A cantare insieme le stesse canzoni.
Abbiamo imparato che lasciar andare vuol dire anche rinunciare, e la rinuncia è perdita a volte, ma anche nuovo spazio per accogliere nuove sfide.
Saremo così bravi da custodirlo dopo? Riusciremo a riempirlo di nuovi obiettivi? Possiamo provarci per dimostrare che non è vero che la storia insegna, ma l’uomo non impara. Nel frattempo, aspettiamo di tornare a vedere il mare e di sentire sul viso il suono del vento di scogliera.

- Sara MarcedduFondazione Fitzcarraldo