Vulnerabile
E hai visto all’improvviso è arrivato il futuro
E adesso sono qui
E’ un super potere essere vulnerabili
[…]
E adesso sono qui
Dove sono possibili cose impossibili
(V. Brondi)
Non era esattamente questo ciò che ci immaginavamo pensando al futuro. O, forse, invece, lo abbiamo immaginato talmente tante volte da non riuscire più a credere che fosse possibile viverlo proprio così. Eccoci, paradossalmente vulnerabili proprio dove più dovremmo sentirci forti e solidi: nelle nostre case. Eccolo, il futuro, proprio qua, ora, a dirci che l’Italia è su tutte le cartine di tutti i telegiornali del mondo una delle “zone più colpite”: Paese vulnerabile per eccellenza. Allora reagisco a questa situazione e cerco di vedere meglio fuori casa la vulnerabilità di chi arrancava ieri e arranca ancora di più oggi, nei giorni in cui la società si è arresa alla necessità di fermarsi e suonano forte le trombe del “si salvi chi può”.
Cerco superpoteri in chi cammina sghembo, intravedo gli occhi bellissimi di chi è da solo in casa e fissa il vuoto, provo a riconoscermi in quello sguardo. Mi perdo, affondo, risalgo in superficie, prendo una boccata d’aria sul balcone, mi rompo in mille pezzi, spingo un po’ più in là il confine tra me e gli altri più o meno vulnerabili di me. In fondo, dipende sempre, tutto, dal punto di osservazione. E allora, cambio angolatura, e incontro il più vulnerabile di tutti, improvvisamente riflesso nello specchio.