Abbiamo riscoperto la voce come strumento per esprimersi e parlare a tutti i sensi.
La voce occupa nuovamente il proprio ruolo nelle relazioni tra le persone, e apre la possibilità di far emergere pienamente lo stato d’animo di chi pronuncia le parole.
È vicinanza nella lontananza. Nell’impossibilita di essere fisicamente accanto, permette di toccare più intensamente chi ascolta: comunicar(si) davvero.

La voce si fa veicolo per le emozioni: amore, passione, gioia, tristezza, paura.

Attraverso la voce (ci) si da e (ci) si riceve.

Diversamente dalla comunicazione fondata su scrittura e lettura, la voce dà vita alle parole: grazie a musicalità ed intonazione, sfumature di tono, intensità, ritmo e timbro, regala sorrisi, carezze di sussurri, baci di bisbigli e danze di suoni. 

L’esigenza di colmare l’assenza invita ad ascoltarsi per dare voce (e forma) alle proprie emozioni e sensazioni. La scoperta di sé e dell’altro nella voce darà voce allo stato dei luoghi futuri, cancellando confini e abbattendo silenzi sociali. La voce è un mondo capace di contenere tanti mondi.