Villaggio
Villaggio per me è il Villaggio Artigiano Modena Ovest, nella prima periferia di Modena.
Lo considero un posto in cui tutti hanno la possibilità di ripartire, rimboccandosi le maniche e mettendosi al lavoro. È stato così per molte delle persone che ho conosciuto. È stato così per l’architetto Cesare Leonardi che quando si è trasferito nella casa-laboratorio di viale Emilio Po è ripartito per nuovi progetti. È stato così anche per me: qui, dopo averlo incontrato, in qualche modo sono ripartito.
Si tratta di una qualità rara per un luogo, inscindibile dalla storia delle persone che lo abitano.
Nel Villaggio, un frammento di campagna alle porte della città riorganizzato su progetto dell’architetto Mario Pucci, nel 1953 si insediarono molti degli operai licenziati dalle fabbriche modenesi, epilogo di un periodo cupo per la città segnato da aspre tensioni politiche e sociali.
Per loro la proprietà di un pezzo di terreno significava un cambiamento radicale: l’opportunità di mettere a frutto le proprie capacità artigianali diventando piccoli imprenditori; una nuova casa per tutta la famiglia; una comunità in cui riconoscersi condividendo gioie e fatiche quotidiane.
Le case-officina visibili dalla strada, realizzate con esemplare economia di tecniche e materiali, riflettono il legame inscindibile tra lavoro, vita privata e dimensione comunitaria invitando tutti i passanti a cercare nel Villaggio, sbirciando qua e là, un luogo da cui ripartire.