Via
Animata e brulicante di vita, ieri, dove esistenze distanti si avvicinavano per fugaci momenti, per poi riprendere il proprio percorso.
Oggi deserta ed estranea, non ci appartiene più, non la riconosciamo. L’unica via familiare resta quella di casa, che contempliamo con i gomiti affacciati alla finestra, mentre i nostri pensieri corrono lontani. Pensieri tristi o di speranza, gli unici liberi di vagare indisturbati di questi tempi.
Perché se il virus attacca le vie respiratorie, l’unica via di fuga sembra offerta dalla mente, che sa ancora proiettarci in scenari sempre diversi, passati e futuri.
Quel futuro in cui sentiremo dire che i pazienti sono in via di guarigione e finalmente ci daranno il via libera per poter scendere nelle strade e popolarle ancora, scambiandoci sorrisi non più coperti e incontrandoci in abbracci così desiderati.