U.

Utente

Le contrapposizioni tra imperativo tecnologico, profitto e rispetto per la natura e per le persone sembrano aver lasciato il posto a confini sfumati tra priorità ancora distinguibili, ma non più tanto conflittuali tra loro. Le conseguenze dell’attuale pandemia renderanno ancora più stringente l’orientamento alla qualità, contribuendo a rafforzare la centralità dell’UTENTE (di prodotti o servizi), attribuendo una nuova caratterizzazione, includendo includere la molteplicità di facies che l’essere UMANO può assumere, ampliandosi fino a confermare il principio del Design for All.

La riflessione sul futuribile rapporto tra “esperti” e “UTENTI” evidenzia la criticità di uno sbilanciamento fuori controllo, in cui il dominio di esperti iper-specialisti viene annichilito, quasi per contrappasso, dal trionfo di webeti tuttologhi e fai-da-te: lo smarrimento della necessità di competenza apre il campo ad approssimazione, superficialità, de-responsabilizzazione e costi sociali incommensurabili, soprattutto nel lungo termine.

La visione contemporanea della tecnologia tende a rinnovati equilibri, superando sterili antitesi per applicare l’imprescindibile approccio olistico improntato su una coscienza tecnica fondata sulla centralità dell’UTENTE.

- Maria Luisa GermanàUniversità degli Studi di Palermo