Tregua
Questa quarantena ci ha dato una tregua dalla normalità schiacciante. Viviamo più dentro di noi, ci ascoltiamo nel modo in cui prima pretendevamo ci ascoltassero gli altri, e ci vediamo per le persone che siamo, al netto di tutte le sovrastrutture sociali: essere umani con le loro fragilità. Siamo belli perché non ci tiriamo indietro davanti ad un’emozione, perché sappiamo crollare e, con quelle macerie, ricostruirci più forti di prima. Abbiamo imparato che non serve a nulla correre se non si ha una meta, o se questa meta ci allontana dal nostro cuore. Perché noi abbiamo bisogno della vita, degli amici, degli affetti, dei divertimenti, ma anche di noi stessi. Abbiamo bisogno di non perderci di vista quando rincorriamo le nostre priorità.