Traduzione
Lo spunto riflessivo nasce da varie teorie circa metodi di traduzione assoluti, ovvero tendenti a far emergere dal corpo del testo ordini di senso in un certo qual modo latenti, sospesi, labirintici. Ci viene in mente la teoria della traduzione di Benjamin, il metodo utilizzato dal titanico Holderlin, la leggenda di Pierre Menard di Borges, l’officina di letteratura potenziale nella quale Calvino affronta Queneau. Il filo rosso che li accomuna forse potrebbe essere identificato nel compito sacro di portare la traduzione ad un livello di interpretazione. Portare nel proprio mondo e nel proprio tempo lo spirito che promana dalle parole dell’altro, incontrarlo su un terreno che possiamo edificare in comune, spingersi oltre il dato per attivamente da un lato conoscere il diverso e dall’altro poter utilizzare in questa impresa i propri orizzonti di significato. In questa maniera potremmo avanzare nel tentativo di comprensione di fenomeni che ci tormentano ma che a mio avviso necessitano di essere tradotti e interpretati per affrontarli nelle nostre vite.