S.

Sogno

Anna ha avuto il virus.
Anna è sopravvissuta a casa sua.
A Luglio avrà 92 anni.
Le chiedono come ha vissuto questo momento.

Vedo ancora le cose come in un sogno.
Ci vuole tempo per capire cosa è successo, mentre imparo di nuovo a respirare.
Sono ancora nel sogno.
Ho visto i volti degli amici con cui ho parlato poco fa, ogni giorno tanti, diversi. Andati.
Nel sogno non capisco, mi dico forse è un terremoto.
Guardo fuori dalla finestra il sole sulle mie montagne.
Ancora un volto e un altro sul giornale.
E nel sogno ancora non capisco e ancora penso, forse uno tsunami.

La S. di sogno diventa Stupore.
Da dove viene la voglia di sogno, quando la ragione vorrebbe correggerla in Incubo.
Forse dalla memoria di quei giorni di guerra, quando si conservava un’acciuga senza mangiarla per dare sapore alla fetta di polenta: pica sö, picchia sopra.
Forse dal sole, che è ancora bello sopra le montagne.
Anna ha tutte le foto dei suoi morti attorno al letto.
Ha la sicurezza di passaggi nascosti.
Una via d’uscita e d’ingresso per la luce del sole, anche quando l’aria manca.

- Carmen Zambetti