R.

Respiro

Respiro

Un lento e impaurito ritmo collettivo vestito di veli azzurri e bianche che fasciano le bocche

Un soffio centellinato poco incline alla parola

La strada immaginaria della paura

Un tracciato silenzioso di passaggi e attraversamenti  che conducono alla porta di casa, a fare la spesa, al lavoro, o alla ricerca di un rifugio

Un canto muto, stupefatto, che si inchina al  cospetto della pace dilagante

Una preghiera santa che si recita nelle visioni notturne dei molti addormentati, e si ascolta nella veglia dei molti senza sonno

L’ urlo di chi continua a nascere e a squarciare la luce

Un desiderio di stelle

Il sussurro interrotto di chi va via

La sincope testarda e vitale di chi lotta per non andare via

Il vento bardato di bianco che rinnova il miracolo dell’aiuto dell’uomo all’uomo

Un sonno portentoso

E infine lo smisurato e assordante respiro della  Divina Natura che maestosa ci impone il silenzio e il ritiro, come nei templi e nelle chiese, chè quando il Dio si adìra nessuno può muoversi, bisogna solo attendere che giunga il perdono e con anima semplice e bambina restituire quanto, un tempo, ciecamente si è creduto di possedere per se, e invece era di tutti.

- Silvia Scuderi