Respiro
Respiro
Un lento e impaurito ritmo collettivo vestito di veli azzurri e bianche che fasciano le bocche
Un soffio centellinato poco incline alla parola
La strada immaginaria della paura
Un tracciato silenzioso di passaggi e attraversamenti che conducono alla porta di casa, a fare la spesa, al lavoro, o alla ricerca di un rifugio
Un canto muto, stupefatto, che si inchina al cospetto della pace dilagante
Una preghiera santa che si recita nelle visioni notturne dei molti addormentati, e si ascolta nella veglia dei molti senza sonno
L’ urlo di chi continua a nascere e a squarciare la luce
Un desiderio di stelle
Il sussurro interrotto di chi va via
La sincope testarda e vitale di chi lotta per non andare via
Il vento bardato di bianco che rinnova il miracolo dell’aiuto dell’uomo all’uomo
Un sonno portentoso
E infine lo smisurato e assordante respiro della Divina Natura che maestosa ci impone il silenzio e il ritiro, come nei templi e nelle chiese, chè quando il Dio si adìra nessuno può muoversi, bisogna solo attendere che giunga il perdono e con anima semplice e bambina restituire quanto, un tempo, ciecamente si è creduto di possedere per se, e invece era di tutti.