P.

Processo

Processo come atto critico volutamente aperto e in continua metamorfosi.
Processo come metodologia decostruttiva del discorso dominante – dello spazio, del linguaggio, dell’identità – del già dato.
Processo come strategia di defamiliarizzazione dalla norma al fine di poter tracciare con-figurazioni differenti, con cui intessere nuove narrazioni volte alla ridefinizione orizzontale dell’immaginario.
Processo come “software” di pensiero alternativo, laterale. Processo come azione di “hacktivismo” culturale, in rete, volto alla riscrittura del codice attraverso una sperimentazione collettiva.
Processo come spazio di gestazione di un potenziale in fieri: inclusivo e non cristallizzato, luogo di attivazione socio-culturale in relazione dialogica.
Processo come azione performativa ecosistemica, come progettualità interattiva in costante divenire, come pratica creativa radicale e partecipata, simpoietica.

- Deborah Maggiolo