P.

Pressenza

presenza + essenza + assenza + presso = PRESSENZA



Guardiamo questo dittico* di Massimo D’orta: 
il corpo di cristo dipinto dal Caravaggio*, inerme, flagellato, vulnerabile, è tradotto nel buio vischioso del suo doppio nella tela accanto. Massimo D’orta libera il corpo di cristo dal martirio sottraendolo alla vista. Ma lasciandoci in contemplazione della sua essenza luminosa.
Un nuovo corpo di luce dunque, di cui prendersi cura senza darne spettacolo.
La “pressenza” ci sembra possa tradurre il senso politico del corpo, della sua permanenza luminosa, anche e soprattutto nel suo venir meno. Essa è emanazione del corpo che sta perdendo o acquistando materia e peso, che sta per apparire, percepito nel suo venir presso, o sta per svanire ritraendosi. Essa è Metamorfosi del corpo in testimonianza.

“Il presente non è né davanti, né prima, ma presso. E’ per questo che esso è tanto temporale quanto spaziale: né prima né dopo, ma presso; il presente è ciò che arriva presso e la spazialità del “presso” è essa stessa una spazialità temporale, una venuta, un avvicinamento.” (Nancy)

*Flagellazione, opera di Massimo D’orta
*Flagellazione, particolare del dipinto del Caravaggio, custodito nel Museo di Capodimonte a Napoli.

- Anna Gesualdi | Giovanni Tronoteatringestazione | altofest