P.
Povertà
Persone, precari, intermittenti, saltuari, lavori senza diritti, illusioni di sufficienza ma pura sopravvivenza che oggi si tramutano in Povertà, poveri.
Come sta cambiando la percezione dello spazio comune dallo stato di sospensione domestica in cui ci troviamo? E cosa diventano gli spazi del comune quando il contatto dei corpi non è possibile? Quali parole abbiamo per costruire nuovi immaginari? Insieme, lanciando nuove reti che colleghino i punti, spogliandoci di identità per acquisirne di nuove. Collettive, aperte, condivise.