P.

Positivo

Aggettivo bifronte, il cui volto buono si presenta per descrivere comportamenti e risultati desiderati, mentre quello oscuro si presenta in genere al di là della soglia delle strutture sanitarie, spesso contenuto nell’espressione “mi dispiace, lei è positivo”.

L’origine del volto oscuro si deve probabilmente alla mancanza di sensibilità comunicativa negli addetti ai laboratori, per i quali “positivo” significa che è successo qualcosa alla loro provetta, capsula Petri o malcapitata cavia, mentre “negativo” significa che non è successo niente.  

Durante la fase espansiva di una pandemia diventa la misura principale dell’avanzamento del male, comunicata al pubblico verso sera da alti funzionari dall’aria sfatta per il poco dormire e il molto lottare contro la burocrazia. Nella fase regressiva si trasforma invece nella misura del successo e nella giustificazione dei sacrifici chiesti alla popolazione.

- Roberto MezzalamaComitato Torino Respira