Perdono
Voglio perdermi nel perdono. Spogliarmi di tutta la rabbia con la quale ho pensato di curare ferite e delusioni. Ma è il perdono l’unico vero rimedio. La mano tesa, il mettersi in ascolto. La ginnastica della manutenzione dei rapporti presuppone un cambio di passo, scartare di lato e tornare a vedere persone. Riconoscerle.
Dentro ad una comunità si incrociano violenze e dispetti, sgambetti e fraintendimenti. Ma in questo tempo da reinventare occorre fiducia e coraggio. Curiosità nell’altro. Fossi sindaco del borgo inciderei questa parola sui muri delle case e nelle strade di accesso, il paese del perdono.