P.

Passapòrto

I luoghi di passaggio

erano luoghi del paesaggio.

Non è più così. 

Tutto è mentale 

se non puoi passare 

i luoghi. Sono i luoghi a passare. 

Porti dell’immaginazione 

in cui essere

liberi di andare.

Quando non puoi andare

senza la tua immaginazione. 

Nessuna autocertificazione

quando il viaggio è emozionale.

Ma è altro 

un’emozione in viaggio. 

Rimpiangiamo sempre

ciò che ci manca:

il pezzo di carta

giusto per atterrare

dove vorremmo. 

Un pezzo di carta, una foto,

un timbro per uscire.

Per tornare da dove veniamo.

In Portogallo, terra di oceano,

dicono

“abituati alla casa

perché sei già della strada”.

Strade vuote, strade piene.

Non sopportiamo il traffico.

E ci manca la coda.

Un semaforo.

Un nuovo passapòrto.

Ciò che viviamo

è una vita in più

- Daniel Screpanti