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Ombra

Forma apparente o fallace visione, è l’ombra, non la luce, la vera misura del mondo. È nello studio dell’ombra che la conoscenza fisica del cosmo è spesso progredita. Come quando Galileo capí che la luna non era un corpo perfetto, ma scabro e accidentato, osservando le ombre create dal sole sulla sua superficie o, secoli più tardi, l’osservazione delle eclissi sui corpi celesti permise di definire la longitudine, la velocità di rotazione terrestre e le forme con le quali si propaga la luce. 

Ombra e luce esistono per contrasto, il confine dell’una segna e circoscrive l’altra. Si incontrano su una soglia sottile, tra loro si interrompono e si proteggono in un legame tanto ostinato quanto ineludibile. 

Pensare il mondo come ombra origina una persuasione che disgrega il reale e fa del buio, dell’assenza di luce un principio di conoscenza.
Dall’ombra si osserva cambiare l’umore del cielo: in un paese di luce, scrive Antonio Prete, è dall’ombra che si scorge il mondo.

- Beatrice MorettiUniversità di Genova