Odore
Odore. Ecco la mia parola.
L’odore che mi manca. Quello che sento forte nelle narici anche quando non c’è. Ma anche l’odore presente quello dello stare fermi che talvolta è anche rinascere.
Questa è la parola che più di tutte descrive una condizione di vuoti e di pieni.
Pieno: l’odore di casa che poco vivo. Che poco viviamo noi generazione ’80, perfette riproduzioni della liquidità. Bauman docet.
Pieno é anche l’ odore di sé stessi, del tempo che poco dedichiamo a capire cosa siamo prima del chi. Da giorni invece sento il mio odore e mi riconosco con me.
Vuoto: quello dei cambiamenti sospesi, dei progetti che non partono o che dobbiamo rimandare, perché ora non ne é il tempo.
Odore la prima cosa che sento ogni mattina e la prima cosa che sentirò quando tutto questa sarà finito. Perché quando tutto sarà finito avrò un odore diverso e verrò a cercare il tuo.