Kairos
Kαιρός: parola-concetto di origine greca che definisce il “tempo giusto, tempo opportuno”. Il kairos s’inserisce tra il tempo cronologico, che scorre sequenzialmente [chronos] e il tempo eterno, d’impossibile circoscrizione (aion). A differenza di quanto accade nel chronos, nel kairos non domina la cifra quantitativa del tempo, bensì quella qualitativa, e la percezione del suo scorrere non è definita da parametri rigidi, ma è del tutto libera e arbitraria.
Quello in cui stiamo vivendo è, appunto, un kairos, un tempo “di mezzo” tra il pre-post-pandemia: compresso nello spazio domestico e simultaneamente diffuso a livello globale, è un tempo-altro rispetto a quello a cui siamo soliti obbedire e potrebbe configurarsi, catarticamente, come tempo opportuno per la messa a fuoco di piccole e grandi rivoluzioni, da realizzare a livello sia individuale che collettivo. Nel suo essere tanto indefinito quanto pregno di potenziale, potrebbe essere proprio questo il tempo giusto per ripensare in termini di equilibrio, responsabilità, empatia e consapevolezza il modo e il mondo in cui viviamo.