Intimità
Molto cambia nell’utilizzo di questo termine che nel linguaggio quotidiano ci rimanda alla sfera magica delle relazioni sentimentali, a quelle di amicizia, alla confidenza o alla stretta familiarità di un rapporto o di un luogo. Un’intimità ambientale, di relazioni e di corpi che spesso questo rapido e maledettissimo morbo ha minato insistendo sulla impossibilità e sulla limitazione dei contatti.
Ma questa parola così densa di carisma ci tornerà utile tra poco (lo speriamo!), quando – per riscoprire la gioia di frequentare un museo o tornare davanti alla più bella opera d’arte – saremo costretti ad un’intimità non richiesta, una misura graduale di riapertura che per forza di cose terrà conto del distanziamento sociale e quindi di un contingentamento delle presenze. E allora faremo di necessità virtù e ci troveremo soli – o quasi – con il Caravaggio.