I.

Interazione

La pandemia in corso ha donato alle persone la consapevolezza del bisogno essenziale di interazione, per troppo tempo dato per scontato. Il periodo di confinamento nelle proprie case ha amplificato il desiderio di incontrare l’altro; i ricordi di momenti di aggregazione, di co-creazione e interazione diventano rimpianto ma anche routine da riconquistare al più presto. L’angoscia della solitudine induce le persone a cercasi, a sostenersi, a diventare reciprocamente bussola contro il disorientamento; le piazze digitali e virtuali si affollano di dirette, interviste, chiacchierate, tutorial, corsi di cucina e di ogni genere di idea che porti le persone a relazionarsi e a interagire. In tanti confessano di percepire il bisogno di sentire la propria voce, come se l’altro fosse diventato veicolo consapevole e indispensabile per ascoltare ed esprimere se stessi: ecco che interagire diventa quindi azione reciproca indispensabile, espressione di libertà immensa, patrimonio umano, energia potenzialmente capace di incidere su nuove vibrazioni, pensieri, emozioni e stati d’animo. C’è chi resterà individualista e c’è chi invece avrà sviluppato una nuova sensibilità che gli consentirà di percepire che il proprio comportamento individuale ha un impatto sulla vita degli altri. Spero che in tanti decidano di fare tesoro delle emozioni che hanno rivelato la consapevolezza del bisogno di interazione, per risuonare insieme all’altro con cui interagiranno di volta in volta nella propria vita: di certo, niente e nessuno sarà più dato per scontato.

- Deborah De RoseInterazioni Creative e Cose Belle Festival