Geografia
È in ciascuno di noi una personale geografia, che si fa di luoghi. Aviti, amati, temuti, abitati, conosciuti o anche solo sognati. A volte immaginati. Altre ancora dimenticati o forse ritrovati. Sempre necessari. Restiamo, chiusi nelle nostre case. E ripercorrere con la mente la strada fatta per andare a trovare qualcuno di caro, per recarci al lavoro o per andare a prendere un figlio a scuola diventa atto di cura e di riabilitazione nel tempo sospeso e senza luoghi della pandemia. Ricordare che dopo una via se ne incontra un’altra, trovare all’angolo l’edicola di ogni giorno, intravvedere nella piazza le panchine di sempre, sentire grida di bambini provenire da un cortile e sapere che al semaforo il solito sorriso, chiesto con la mano tesa, sta aspettando tra il rumore del traffico. Mentre disegniamo sulle mappe di città deserte le geografie delle nostre anime inquiete.