Falotico
La definizione potrebbe stare tutta nel verso di Montale “il falotico/mutarsi della vita”, come concentrato di un insieme di bizzarria, stravaganza, eccentricità, nella doppia accezione positiva e negativa insieme.
L’etimo è incerto e anche questo ne aumenta il fascino, forse dal francese “falot”, uomo bizzarro.
E’ un aggettivo che indica quella sana devianza, quella capricciosa e inspiegabile capacità di vedere e di essere che le sparge intorno quasi una luminescenza che appartiene sempre a persone, cose e luoghi speciali.