E.

Epicentro

“At the Epicenter of the Covid-19 Pandemic and Humanitarian Crisis in Italy: Changing Perspectives on Preparation and Mitigation” pubblicato dalla rivista Nejm Catalyst e rilanciato in Italia dall’economista Fabio Sabatini è un documento di straordinaria rilevanza. Perché è un articolo scientifico e un appello drammatico scritto da medici e operatori del terzo settore che fronteggiano Covid-19 all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, ovvero il presidio sanitario di uno dei territori più colpiti. La sua straordinarietà ha il merito di evidenziare cause e soluzioni magari già conosciute, ma che diventano reali perché elaborate da chi in questo momento sta, appunto, nell’epicentro. E da lì si vedono, ad esempio, i limiti di sistemi di protezione sociale costruiti intorno a una prospettiva “patient-centered” mentre invece la pandemia richiederebbe un approccio “community-centered” fatto di reti di servizi dislocati e connessi, grazie anche a dotazioni tecnologiche che, ancora oggi, purtroppo mancano o sono difficilmente implementabili. Una soluzione organizzativa per far fronte a una crisi che ormai non è solo sanitaria ma umanitaria e per rispondere alla quale servono anche competenze diversificate: epidemiologi, ma anche ricercatori sociali, psicologi, operatori sociali, esperti di logistica come peraltro dimostra l’articolo stesso cofirmato da 13 autori provenienti da ambiti disciplinari e settori diversi. Forse queste raccomandazioni possono sembrare un refrain per chi si occupa di politiche territoriali. Ma dall’epicentro è un’altra cosa.

- Flaviano ZandonaiGruppo Cooperativo Cgm