D.

Disagio

La mia generazione in 20 anni si è beccata la precarizzazione del lavoro, poi la recessione per la crisi del debito e ora la recessione da pandemia.
Queste non sono buone ragioni per piangersi addosso e tanto meno per disimpegnarsi: anzi, c’è proprio molto bisogno di non piangersi addosso e d’impegnarsi.
Però questa potrebbe essere un’enorme occasione, di quelle che non si possono non vedere, per buttare nella spazzatura tanti atteggiamenti da decadenza tardo-capitalista: l’irata sensazione di peggioramento di cui ci ammantiamo, il senso d’inadeguatezza rispetto alla generazione dei padri e delle madri che ha fatto in media più carriera di noi e in tempi più lineari, la conseguente rabbia verso i padri e le madri, il senso di colpa e di fallimento perché ci avevano raccontato di essere speciali e invece non lo siamo.

Per usare una perifrasi tratta da un libro che non amo, perché lo considero un’analisi da coperta di Linus, questo è un ottimo momento per smettere di essere la classe disagiata.

- Davide Astolfi