Difesa
Tenere lontano, proteggere, oppure ritornare un colpo, reagire a un’offesa.
Nella pandemia siamo precipitati in una notte buia, di fronte a un nemico tanto temibile quanto completamente invisibile. Un nemico che si può incarnare in chiunque, nessuno escluso.
Sono scattate allora – per un bisogno arcaico e ribollente di dare un volto, un nome, alla fonte del pericolo – difese incrociate, polarizzate, integrali: presunti responsabili contro presunti irresponsabili e viceversa, chi metteva a rischio la vita, chi la libertà. Forse occorrerebbe uno sforzo creativo, sperimentando proposte e tentativi, magari traballanti, ma restando in contatto nella ricerca di percorsi comuni.
Il dialogo è autentico se accettiamo di vivere le contraddizioni in maniera feconda, non solo contrappositiva e distruttiva, è lì che si apre la possibilità della condivisione.La difesa dovrà essere cura, protezione, amore. Una difesa nonviolenta fatta di attenzione, cautela e coraggio. Dovremo imparare a camminare assieme all’incertezza, alla contraddizione, alla fragilità. Possiamo farcela.
“Vicino
E difficile ad afferrare è il Dio
Ma dov’è il pericolo, cresce
Anche ciò che ti salva”
da ‘Patmos’, di Friedrich Hölderlin