Democrazia
Democrazia è una parola che contiene tante parole al suo interno. Democrazia è libertà. Democrazia è giustizia. Democrazia sono le istituzioni. Democrazia è cittadinanza. Democrazia sono io e siamo noi. Democrazia è un insieme di regole e al tempo stesso un progetto (continuamente) da realizzare. Nell’epoca del Covid-19 la democrazia è un luogo fragile, stretto fra la richiesta di sicurezza e l’affermazione di libertà. Il luogo delle regole che costringono alla distanza sociale per contenere il pericolo, ma anche il luogo che salva il valore dei legami sociali e impedisce che la distanza sociale scivoli nell’isolamento sociale. Democrazia non è fortezza di sovranismo che si serra alla frontiera. Democrazia non è istigazione alla delazione del prossimo che sfugge alle regole, come se il compito del cittadino fosse la pubblica sanzione del Trasgressore presunto, ora con la faccia del migrante, ora con la faccia dell’untore di virus. Democrazia non è il contrario dell’obbedienza alla norma, ma è il contrario della perdita del diritto alla critica alla norma. Democrazia non è l’esaltazione del modello autoritario che fa del cittadino il suddito di un satrapo plebiscitario. Democrazia è la possibilità di sbagliare, correggere, migliorare, in una tela che non ha mai fine, perché il punto finale sarebbe l’epitaffio della democrazia stessa. Democrazia è ciò che abbiamo ancora da conquistare. Democrazia è una pianta da coltivare, anche in questo momento.