Copia
Per poter parlare di copia è necessario parlare di originale.
La copia, infatti, è solo una superficie che possiede una somiglianza con l’originale. Attraverso questa superficie, la copia non smette mai di indicare la direzione della propria origine e la distanza che la separa da essa.
Copia e Originale sono eternamente legati, nonostante una copia possa avere altri elementi, al di là della semplice superficie, oltre la riproduzione e il doppio, elementi che trasformano la relazione di copia e ne innescano una più vicina al concetto di ombra, di riflesso e di spettro.
Tramite il processo di riproduzione, una copia può acquisire altre informazioni che pongono le basi per un nuovo originale. Le modalità di riproduzione determinano lo statuto stesso della copia, se si tratta di una replica, una reinterpretazione, un calco, un’imitazione, una ripetizione. Un calco, ad esempio, produce una copia e quindi una somiglianza per contatto; questa aderenza garantisce il contatto con l’origine e il suo tempo, il suo qui e ora, quindi l’autentico, l’unicum, acquisendo inoltre un rapporto con la sua aura e il potere originale.Il destino della copia è un indice orientato verso l’originale, la sua ultima destinazione condurrà sempre all’origine che l’ha generata.