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Connessione

Sono giorni che rifletto sulla parola connessione. Fino a poco fa il suo significato era pressoché associato alle connessioni tecnologiche, e quelle spazio temporali tra noi e resto del mondo. Ora più che mai tali connessioni sono fondamentali per restare in contatto con cari e colleghi che si trovano oltre il famoso metro di distanza.
Ma c’è un oltre. Oltre questa connessione, siamo inevitabilmente costretti a rivisitare il significato semantico della parola.
“Quanto è specificamente umano non rappresenta la nostra separazione dalla natura, è la nostra natura. È una forma che la natura ha preso qui sul nostro pianeta, nel gioco infinito delle sue combinazioni, dell’influenzarsi e scambiarsi correlazioni e informazione tra le sue parti.” (Carlo Rovelli)
E se questa contingenza aprisse alla consapevolezza che siamo connessi alla natura perché fatti degli stessi atomi e degli stessi segnali di luce che si scambiano i pini sulle montagne e le stelle nelle galassie? Sarebbe un forte segnale di evoluzione se riuscissimo ad aprire a nuovi perimetri di conoscenza e connessioni partendo dalla parte più fragile della nostra anima, dal nostro mondo interiore, per trovare poi una connessione rinnovata con il mondo fuori, fatto di altri umani, animali, terra, sole, stelle.

- Maria Teresa SalvatiSlideluck Editorial