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Classe

La parola classe vuol dire tante cose. Dal latino classis, identifica un gruppo a cui appartengono delle persone o degli oggetti: classe sociale, classe di appartenenza, classe scolastica.

In un mondo dove virtuale è l’alternativa necessaria per tutto ciò che prima si svolgeva in un luogo definito, tra le classi, cambia principalmente la classe scolastica.

Non è più un insieme di alunni che si raggruppano in un luogo fisico, un’aula, in orari specifici, con una lavagna, una cattedra e tutti i banchi posizionati.

La classe oggi è un gruppo di alunni che non si incontra ma si vede, si guarda, si parla, si sente ma non ha il suo spazio, la sua scuola. Si trova invece in stanze, su una piattaforma online, che a sua volta può essere ridotta in stanze più piccole dal docente, per permettere agli alunni di confrontarsi su un esercizio, un’idea o altro. Per alzare la mano si schiaccia un bottone e si può parlare quando il docente ti da la parola

Per condividere commenti, idee ed esercizi c’è anche una chat privata della classe e tutti possono scriverci. Se la lezione o un intervento sono particolarmente graditi si può applaudire schiacciando il bottone “mani che applaudono”. Non fa rumore ma si fa sentire, appare sullo schermo di ogni alunno e l’applauso anche se non si sente, è contagioso. 

La lavagna non c’è ma si possono condividere i contenuti del proprio schermo e lo può fare sia l’insegnante che i l’alunno. È una classe democratica

Chi può dire se sia davvero meglio o peggio: le interazioni non mancano, anzi, proprio perché si è in luoghi diversi quando parte l’applauso finale o scatta il feedback positivo di alunni o docenti, risulta anche più spontaneo e sentito, senza filtri, senza timori e ha il potere di fare sentire tutti un po’ più vicini. 

Certo, durante gli intervalli non si può correre insieme ai compagni nei corridoi o in cortile. Non c’è il suono della campanella che ti fa correre su per le scale e arrivare con il fiatone sperando che la docente non sia ancora arrivata. Non puoi incontrare il tuo compagno del cuore fuori da scuola ed entrare insieme o all’uscita andare a casa sua per i compiti. Per fortuna, puoi sempre creare modi alternativi per parlare, ridere e scherzare, modi temporanei per goderti quell’amicizia e riscoprire ancora di più quanto sia speciale ed immaginare, insieme, cosa farete poi, quando si potrà.

- Viola Rocchi