Carcere
Nelle nostre città ci sono anche le carceri. Le difficoltà in questi mesi di epidemia sono state numerose: la necessità di isolare i malati, i protocolli da seguire per chi lavora negli Istituti, come la Polizia Penitenziaria, gli Educatori e tutto il personale civile, ciò ha provocato una totale sospensione dei diritti fondamentali dei reclusi, come il lavoro all’esterno, i permessi, le visite dei parenti, le attività scolastiche. Prima del Covid-19 le norme relative ai colloqui con i familiari e allo svolgimento delle attività educative e culturali si basavano sulla continua entrata e uscita di persone dalle carceri, gli stessi detenuti lavoranti e in permesso, gli insegnanti, i volontari, i ministri di culto. Questo non sarà più possibile con le modalità e la serenità di prima. Ma non si può ignorare il problema, né si può cancellare l’Art. 27 della Costituzione.