A.

Aufräumen

In questi giorni di pandemia nella mia città, davanti ai portoni e ai cancelli delle case, sono moltissime le cassette con libri e oggetti in regalo per chi passa. La gente, passando molto più tempo in casa, trova il tempo di fare una cosa: aufräumen. Aufräumen significa mettere in ordine, riordinare, ma anche fare spazio, sbarazzarsi di, o addirittura fare tabula rasa. Verbo composto, unisce la preposizione auf (su) al lemma –räumen, che viene dal sostantivo Raum: spazio. Ma anche camera, vano, posto. Altri verbi simili sono abräumen (sgombrare), che sarebbe stato il primo verbo di questo alfabeto pandemico, ausräumen (risolvere), einräumen (ammettere), umräumen (scambiare di posto). Mi piace aufräumen – anche se lo dovrei fare più spesso – perché dà l’idea di riguardare le proprie cose e decidere cosa può ancora servire (e trovargli spazio, appunto) e cosa davvero non serve più (e magari può servire ad altri). Chissà se in questo tempo spettrale troveremo, come comunità, il tempo per riconsiderare i nostri oggetti e i nostri spazi. E magari i nostri tempi e i nostri valori. E trovargli nuove forme d’uso. Magari rimuovendo del tutto ciò di cui, davvero, potremmo fare a meno. Ah, il vocabolario mi mostra un’altra accezione di aufräumen: ravviare.

- Andrea Burzacchini