A.

Archivio

Archivio è un luogo ma è anche una cosa, la cosa che sta dentro il luogo.
Nell’archivio (luogo) avviene una sospensione del tempo, oppure una sua dilatazione. Tracce documentali o materiali di cose, fatti, azioni, intenzioni vi si accumulano senza cancellarsi e si condensano in un archivio (cosa), intrecciandosi in inedite combinazioni. L’insieme cresce così come si sedimenta un terreno e rimane a disposizione di chi voglia far crescere su questo terreno, con la pazienza necessaria, piante lussureggianti di nuove idee e di nuove conoscenze.
Certi archivi (luogo+cosa) sono a loro volta radicati in un luogo con cui intessono una molteplicità di relazioni. Emblematico il caso dell’archivio di Cesare Leonardi al Villaggio Artigiano di Modena. La sua casa-studio, oggi archivio, occupa un lotto del Villaggio Artigiano dove si insedia negli anni ’80 trasformando in parte una precedente unità edilizia del sistema produttivo artigianale, essa stessa documento di una storia. Il giardino attorno alla casa-studio è ricco di piante lasciate libere di crescere in maniera naturale: è un altro documento del lavoro di Cesare Leonardi sugli alberi e della sua indole libertaria e un po’ anarchica. Dentro, ancora, lo spazio è mobile, fluido, mutevole al variare delle occasioni e delle necessità, fatto di poche regole per infinite variazioni. Alla parte essenziale della struttura fissa, fa da contraltare un complesso di mobili-oggetto su ruote che definiscono lo spazio abitabile dell’archivio una volta per adesso, mai per sempre.  Entrare in archivio è già consultarlo.

- Francesco SamassaLessico del VillaggioOvestLab / Periferico / MOP-Modena Ovest Pavillion