A.

Arbitrio

 [ar-bì-trio] s.f.m.n, di tutti (pl. – tri – tetra – poli). Avv.: arbitrariamente.

 

1.      Andare e venire, mettersi in mezzo e stare. Stabilirsi dove nessuno pensa di andare; nell’inutile, vicino al non fare; ex-operare; ex-orbitare / Un territorio arbitrariamente abbandonato / Insediarsi a proprio arbitrio

2.      Individualismo. Reciprocità. Indecisione. Trasformazione. Indifferenza. Fare la differenza. Tremenda ingiustizia. Profonda giustizia. Stabilire una regola a proprio svantaggio. Infrangere una regola a proprio piacere. Possibilità di scegliere pur se vincolati da infinite necessità. Libertà / Che arbitrio! 

3.  Cambiare di senso, cambiare di rotta. Modificare in modo imprevisto il corso degli eventi. Sognare. Rifare daccapo. Utopia. / Il contenuto metallico delle marche d’argento (…) è stabilito arbitrariamente dalla legge (Marx) / l’arbitrio di stabilire il valore delle marche d’argento in base alla qualità del disegno (Artigiano) / stabilire la qualità di un disegno in base al contenuto in metallo è un arbitrio (Artista?) 

4. (Mat.) applica arbitrariamente le proprietà delle proporzioni: tutto : il contrario di tutto = niente : il contrario di niente

- Chiara Pergola figlia dellEmma Lessico del VillaggioOvestLab / Periferico / MOP-Modena Ovest Pavillion