Analogìa
La relazione di somiglianza, l’uguaglianza di rapporti.
Per quanto tempo abbiamo pensato di vivere vite diverse, di abitare luoghi esclusivi nel loro genere, per quanto tempo ci siamo sentiti unici, ma quanto siamo davvero irripetibili?
Quanto sono incomparabili le nostre vite, le abitudini, gli atteggiamenti di fronte al dolore e alla difficoltà?
Quanto siamo analoghi, invece, in uno spazio limitato e senza tempo?
Quanto sono analoghe le città che ci osservano come spettatrici, come scenario perfetto e immutabile?
Siamo parte di una scenografia fissa, che non ha più bisogno di alternarsi con altre per offrirci un nuovo spettacolo.
Siamo parte di una realtà che non riconosciamo, ma è la più vera e autentica che ci sia mai capitata.
È la realtà più democratica e analoga, l’unica realtà concretamente uguale per tutti, l’unica che spaventa.
Iniziamo a sentirci confrontabili, eguagliabili, meno singolari.
Iniziamo a sognare al plurale.
Iniziamo a sentirci analogamente delle comparse in questa scena.