Vulnerabilità
La Vulnerabilità sta nel nostro essere sostanzialmente costituiti da relazioni, esposti continuamente a ciò che nell’altro è vivente. Siamo trame, ricami nella fitta rete della vita, composti in continua composizione. E corriamo grandi rischi nel tessere questa tessitura, aperti come siamo all’esistente. I fili si possono spezzare, alcuni possono formare nodi che poi solo a denti stretti possiamo sciogliere, altre volte possiamo ferire o essere feriti.
Ma proprio in questi casi, se restiamo in ascolto dell’invisibile orditura che ci fa vulnerabili, possiamo riscoprire la capacità di riparare il mondo; di rigenerare alleanze con umani, non-umani e altre specie; di ritrovare la nostra abilità nel costruire spazi di cura.
Essere come quel fiore di nome Vulneraria, che ha la mirabile virtù di nutrire in sé il principio di ‘saldar le ferite’; essere vulnerari per restare aperti al vivente.