T.

Trasformazione

Mutano le forme, non solo quelle che appaiono. Mutano, soprattutto, le forme del vivere e paradossalmente più dentro di noi che fuori. Fuori la trasformazione degli spazi è data: le strade deserte, la città silente, la rarefazione al posto del brulichio incessante di individui che formano flussi dentro le geometrie metropolitane. Sopra, sottoterra.

Lo spazio dentro di noi, però, reagisce con l’incessante scansione del tempo. Ci trasformiamo nelle abitudini, soprattutto nel sentire, nelle condizioni più elementari di interazione con il mondo.
Ne usciremo trasformati: solo se saremo capaci di trasformazione potremo affrontare il dopo.

Reagire alla trasformazione individuale e di una collettività che si specchia nell’on-line è l’unica strada per una mutazione inevitabile. La rete dei rapporti, della comunità, sarà il principale strumento di solidarietà per chi non riuscirà nel cambiamento con immediatezza.
Perché siamo sempre e comunque le nostre relazioni.

- Angelo MiottoAvanziLo Stato dei Luoghi