T.

Tenerezza

Se questo giorno fosse il tuo ultimo giorno di vita e mi tenessi a distanza senza dirmi una parola, e senza pietà per me e per il mondo che muore, non scopriresti mai l’importanza della tenerezza, che hai dimenticato da quando eri bambino.

Se fosse l’ultimo e tu lo usassi pensando al pranzo da consumare, alla gloria e agli onori, alle vie della ricchezza e della lussuria, alle belle voragini delle guerre e del consumismo, all’odio vincente, alle chiese vuote, alle carceri piene, ai treni che non arrivano, agli aerei che non partono, ti prenderei a schiaffi per essere stato così restio alle carezze, alla condivisione, al pane raffermo. Allora sì, diresti “Morte prendimi, perché sono stato così stupido da riconsegnarti quasi intatta la tenerezza che non ho consumato, quelle carezze e quello sguardo tenero, dolce e avvolgente che rivestivano la mia culla e che ho abbandonato chissà su quale scoglio lontano”.

Ci siamo illusi di essere forti, invece siamo solo costruttori di sottili reti di ragno, in cui cadiamo per morire di rabbia e tristezza, invece che di tenerezza.

- Giulia BasilePoesiaInAzione