S.

Stanza

Cosa significa abitare una stanza?
Appendo un quadro al muro per dimenticarmi che c’è un muro, ma questo non basta. La mia voce riecheggia tra le mura come i pensieri nelle pareti della mente.
Nella stanza che abito c’è una finestra. Da qui posso guardare fuori, ma l’unico movimento che i miei occhi possono cogliere è l’azione del vento che scuote le foglie.
La topografia della mia mente si restringe e allo stesso tempo si fa più precisa. Ora le mie certezze sono che accanto alla finestra vi è una scrivania e accanto a questa un letto.
Nella stanza che abito c’è anche una porta, ma non la uso per entrare, la uso per chiudermi dentro. Uno scudo impenetrabile che custodisce l’intimità e mi protegge dal pericolo esterno, ma allo stesso tempo m’isola.  Un’isola. Questa è la mia stanza e non credo solo la mia. Le città sono diventate arcipelaghi verticali e le strade oceani pericolosi.

Oggi la parola stanza assume il significato del termine da cui deriva: Stare. Stare fermo.

Uno spazio di 15-20 mq è diventato il teatro delle nostre giornate. Siamo obbligati a convivere con noi stessi e a stare fisicamente fermi. La stanza è diventata un luogo dove bisogna necessariamente stare. Ogni giorno stiamo imparando a vivere in un modo diverso un luogo e noi stessi. Come mondi da esplorare. Allora queste mura ogni giorno assumono una forma e un significato nuovo. Non vi sono pareti lineari, non vi sono spigoli, non vi è tempo.

- Francesca Filosa