Libro
Si è parlato molto di lettura e di libri come qualcosa da assaporare in solitudine in questo nostro tempo dilatato e nel contempo costretto dentro le mura domestiche. Eppure per me, seppure attraverso i racconti e i romanzi abbia viaggiato in solitaria fin da quando ho imparato a decifrare le lettere e a metterle insieme per creare e dare un senso alle parole, ora i libri hanno un gusto che sa di condivisione e contatto.
La lettura condivisa, una rete che ora ancor di più mi lega ai bimbi del Sermig di Torino dove noi Amici di lettura abbiamo accompagnato ragazzi e ragazze di ogni età nell’esplorazione delle pagine stampate. E quindi anche la rete che fa rete, internet e tutti i mezzi di cui disponiamo affinché la scrittura e i mondi altrui si arricchiscano e creino nuovi mondi collettivi.
Un mezzo e un fine: un bambino e un adulto che condividono un libro sentendosi vicini nonostante la lontananza fisica imposta da questa pandemia. Le parole come un ponte tra me e te dove abbracciare le nostre reciproche emozioni e sentirci in contatto.
Respirare e respirarci.
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